La Vanitè Blanche di Molaro sfila contro il body shaming
Anche un taglia 52 in pedana nella galleria del Cardinale
La nuova collezione di abiti da sposa "Vanitè Blanche" di Gianni Molaro sfila a Roma, nella Galleria del Cardinale, lanciando un messaggio contro il body shaming. Lo stilista campano, di cui si è parlato di recente per la sua denuncia con richiesta di rimozione e sequestro per plagio dell'opera Pulcinella di Gaetano Pesce, installata in Piazza Municipio a Napoli, stavolta, alla vigilia della giornata dedicata alla lotta alla violenza alle donne, si schiera contro un tema che riguarda sempre un genere di violenza, quella verbale, che arriva dalle offese e dalla derisione. Per contrastare il body shaming e per dare un messaggio di positività e inclusione, Molaro porta in passerella, una modella taglia 52, in abito da sposa da sogno. "Le donne spesso si sentono dire devi dimagrire, fai attenzione alla dieta - ricorda lo stilista -. Giudizi e parole che vengono espressi senza capire che a monte ci sono dei problemi psicologici e di salute. Non si aumenta di peso solo per un motivo. La violenza è anche quella che viene fatta involontariamente, o con commenti sprezzanti, per questo motivo bisogna sensibilizzare le persone a non utilizzare questi toni e certe parole. E' vero, i canoni estetici sono cambiati nel tempo. Nel Rinascimento la donna in carne era ritenuta più desiderabile rispetto a una donna esile. Ma io lancio un messaggio di positività alle donne curvy perché anche loro possano sentirsi belle e desiderate con la propria fisicità".
T.F.Russell--TNT