The National Times - Parigi: Lucchetta, non è questione di maledizione

Parigi: Lucchetta, non è questione di maledizione


Parigi: Lucchetta, non è questione di maledizione
Parigi: Lucchetta, non è questione di maledizione

Azzurri alla finale per il bronzo con Usa. "C'è futuro"

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"La maledizione dell'oro? Ma no, non c'entra nulla. E' un argomento buono solo per i titoli dei giornali. Ieri la Francia, con giocatori esperti che conosciamo molto bene, ha dimostrato di avere una tenuta mentale superiore". La lucida analisi è di Andrea Lucchetta, leggenda e voce narrante con la Rai della pallavolo italiana. Alle Olimpiadi di Parigi 2024 ha raccontato la sconfitta degli azzurri nella semifinale contro i padroni di casa che sabato 10 agosto si giocheranno l'oro contro la Polonia. Resta cosi' intatto il tabù del primo posto ai Giochi, l'Italia giocherà domani, alle ore 16, la finale per il bronzo contro gli Usa. "Per la Francia, sotto la guida di Andrea Giani - riprende il ragionamento Lucchetta - è in corso una fase di consolidamento. Del resto, solo pochi mesi hanno vinto la World League. E soprattutto schiera giocatori già esperti. Poi sono stati trascinati dalla Marsigliese". Molto più giovane l'età media del sestetto azzurro. "Negli ultimi anni Ferdinando De Giorgi - ricorda l'ex capitano della nazionale - ha messo insieme giocatori 'sconosciuti' per questi livelli. Il gruppo ha avuto una crescita velocissima, fin troppo rapida, direi. E' vero: sono arrivate le straordinarie vittorie agli Europei 2021 e ai Mondiali 2022, ma un gruppo così giovane può avere alcune fragilità. Pensate, ad esempio, alla sconfitta della finale degli Europei 2023 persa in casa, a Roma, contro la Polonia". Fragilità emerse anche nel quarto di finale olimpico contro il Giappone, recuperato dagli azzurri dopo essere stati sotto di due set e dopo aver annullato quattro match ball. "La Francia, che a sua volta conosce molto bene i nostri giocatori - spiega Lucchetta - ha giocato meglio i punti decisivi, sfruttando anche le pecche che si erano viste contro il Giappone". Chiuso, con una cocente delusione, il capitolo semifinale, è subito tempo di pensare alla finale per il bronzo. Se Lucchetta fosse nello spogliatoio azzurro, direbbe a tutti "di giocare in maniera spavalda, sbarazzina, ma soprattutto di sorridere e di divertirsi". C'è da salire sul gradino più alto del podio in un torneo di livello "terrificante", per usare l'aggettivo scelto dall'ex centrale per definire la qualità di un'edizione a cinque cerchi nella quale ci sono state diverse partite finite al tie-break. C'è da scrivere un'altra pagina, comunque entusiasmante, della pallavolo azzurra maschile. "Come successo negli anni '90 con la nostra generazione di fenomeni - conclude Lucchetta - la federazione, sia con la maschile che con la femminile, sta lavorando per creare un'eccellente base che sarà utilissima per i prossimi cinque-sei anni. Non vedo lo stesso per altre nazionali: sono sicuro che l'Italia ha un futuro". Per scacciare la maledizione dell'oro olimpico, appuntamento a Los Angeles 2028.

A.Wood--TNT