
La Cina rispolvera Mao Zedong, 'Gli Usa? Una tigre di carta'

Sono virali le massime del Gran Timoniere con la guerra dei dazi
La tensione con gli Usa sale alle stelle nella guerra commerciale e dei dazi e la Cina rispolvera le massime di Mao Zedong, diventate virali. Da diversi giorni Mao Ning, che è da pochi mesi a capo dell'Ufficio comunicazione del ministero degli Esteri, sta postando sui social mandarini e su X (bloccato dalla censura del Great Firewall del Dragone per i cinesi comuni) frasi di Xi Jinping, ma anche e soprattutto quelle ultra patriottiche del Grande Timoniere contro gli Stati Uniti. L'ultima in ordine temporale è quella sulla celebre Tigre di carta, molto cara alla leadership comunista: "Gli Stati Uniti cercano di intimidire alcuni Paesi, vietando loro di fare affari con noi, ma l'America è solo una tigre di carta. Non cadete nel suo bluff, basta una puntura e scoppierà". Giudizi di assoluta attualità, visti i propositi del presidente americano Donald Trump che, con la sospensione di mercoledì dei 'dazi reciproci' per 90 giorni per decine di Paesi, ha volutamente lasciato nel mirino di Washington soltanto il Dragone con tariffe del carico aggregato monstre del 145%. Mao Ning, che per la cronaca è originaria di Xiangtan, la stessa città dell'Hunan del Grande Timoniere, ha postato di recente anche alcune video clip. "Non importa quanto durerà questa guerra, non cederemo mai", dice ad esempio il leader comunista in una di queste. Erano gli inizi degli Anni '50 e il leader comunista fece la solenne promessa contro la cosiddetta "aggressione degli Stati Uniti" alla Corea di Kim Il-sung. Un messaggio chiaro che vale per il presente: la Repubblica popolare non ha alcuna intenzione di cedere terreno nella guerra commerciale scatenata dalla Casa Bianca. Ed è anzi disposta a combatterla colpo su colpo, "fino alla fine", come ripetono all'unisono leader, funzionari e media statali mandarini.
L.Graham--TNT