Borsa: Europa contrastata, future Usa brillanti, Milano +0,15%
La vittoria di Trump non entusiasma gli investitori continentali
Si muovono a due velocità i principali listini di Borsa europei al traguardo di metà seduta nel giorno della vittoria conclamata di Donald Trump alle presidenziali Usa. A parte uno slancio iniziale, che non ha interessato Madrid (-1,95%), è apparso subito evidente che la vittoria del candidato repubblicano non entusiasma più di tanto gli investitori europei. Milano (Ftse Mib +0,15%) si riporta in parità dopo aver chiuso in calo la mattinata, Londra (+0,97%) è la migliore insieme a Parigi (+0,95%), mentre Francoforte (+0,64%) appare più cauta. Sale a 128,4 punti il differenziale tra Btp e Bund tedeschi, con il rendimento annuo italiano in rialzo di 2,5 punti al 3,69%, quello tedesco in calo di 1 punto e quello Usa in rialzo di 17,6 punti al 4,42%. Si conferma debole il greggio (-1,81%) all'indomani delle anticipazioni dell'Api sulle scorte settimanali Usa, con il Wti in ribasso dell'1,86% a 70,66 dollari al barile e il Brent dell'1,8% a 74,18 dollari al barile. Scivola di più il gas (-3,15% a 39,22 euro al MWh), mentre l'oro lascia sul campo lo 0,83% a 2.697 dollari l'oncia. Accelera il dollaro che guadagna il 2,2% a 0,93 euro e dell'1,41% a 0,78 sterline. Sui listini pesano le trimestrali di Credit Agricole (-4,33%), Commerzbank (-2,23%) e Unicredit (-0,7%). Effetto conti anche su Bmw (-5,76%), mentre riparte Stellantis (+2,2%), quasi sui massimi dal taglio delle stime dello scorso 30 settembre. In ordine sparso i petroliferi Eni (-0,7%), TotalEnergies (-0,96%), Bp (-0,08%) e Shell (+0,16%).
A.Robinson--TNT