La Camera approva il decreto legge sulle materie prime
152 sì, 70 no, 11 astenuti. Il testo passa all'esame del Senato
L'Aula della Camera ha approvato il decreto legge sulle materie prime critiche. I voti favorevoli sono stati 152, i voti contrari 70, gli astenuti 11. Il testo passa all'esame del Senato. Obiettivi principali del provvedimento sono quelli di garantire "un approvvigionamento sicuro e sostenibile delle materie prime critiche considerate strategiche e assicurare lo sviluppo di progetti che siano di rilevante interesse pubblico". Tra le misure principali l'istituzione presso il ministero delle imprese e del made in Italy di un comitato tecnico permanente nonché l'accelerazione e la semplificazione della ricerca. Prevista anche l'introduzione di aliquote di produzione in materia di giacimenti minerari. In particolare, in relazione alle concessioni minerarie relative a progetti strategici si impone il versamento di un'aliquota del prodotto tra il 5% e il 7%. I relativi introiti sono destinati a essere ripartiti per i progetti a mare e per i progetti su terraferma. Viene poi attribuito all'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra - Servizio geologico d'Italia) il compito di elaborare il Programma nazionale di esplorazione, sulla base di una convenzione stipulata con il ministero delle imprese e del made in Italy e il ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica. Il ministero delle imprese e del made in Italy è inoltre tenuto a provvedere al monitoraggio delle catene del valore strategiche, alla misurazione del fabbisogno nazionale e alla conduzione di prove di stress: per raggiungere questi obiettivi arriva il Registro nazionale delle aziende e delle catene del valore strategiche.
J.Sharp--TNT